Math Scare Boom

Una strana lezione contro il maldimatematica

durata

50 minuti

destinatari

Scuole Primarie di Primo e Secondo Grado (6-11 anni)

Drammaturgia e Regia

Alessandra Rossi Ghiglione

In scena

Viola Zangirolami

Voice off

Antonella Enrietto

Scenografie

Gimmi Basilotta

Collaborazione alla drammaturgia

Christian Castellano

Consulenza matematica

Prof. Giorgio Ferrarese (Facoltà di matematica- Unito), Prof.ssa Margherita Roggero (Facoltà di matematica – Unito), Prof.ssa Cristina Sabena (Facoltà di Scienze della Formazione Primaria- Unito), Maurizio Bertolini (SCT Centre)

Math Scare Boom affronta con ironia il ruolo che la paura e altre emozioni giocano nell’apprendimento della matematica, esplorando come le emozioni legate alla paura ostacolano il pensiero matematico.

Math Scare Boom è uno spettacolo-conferenza che nasce all’interno del progetto Erasmus+ TIM – Theatre in Mathematics nel quale SCT Centre | TPE è in partnership con tre realtà europee: Università di Bergen (NO), Politecnico di Creta (GR) e la compagnia teatrale Asta (PT) per affrontare il tema della paura della matematica con studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo grado. La drammaturgia, secondo la metodologia del Teatro Sociale e di Comunità, è stata creata a partire dalle interviste con giovani della scuola italiana, norvegese, portoghese e greca. Le loro risposte sono diventate stimolo per il lavoro di creazione con il gruppo di performer dei diversi paesi coinvolti nel progetto, che hanno portato nel processo la loro esperienza con la matematica a scuola e nella vita.

Protagonista dello spettacolo è Viola, un’adulta che, come molti, ha conosciuto la paura della matematica da bambina, e non l’ha più abbandonata. Per uno strano equivoco, però, Viola, che è insegnante di educazione fisica, si trova a vestire proprio i panni di un’insegnante di matematica: è la stessa preside della scuola a imporle questo ruolo, comunicando attraverso un altoparlante. Questa circostanza la porta a recuperare memorie lontane: una compagna di classe bravissima in matematica, una lettera alla signora Matematica, interrogazioni sulle tabelline in cui c’è sempre un numero che non arriva mai… Il ricordo di Ada, zia sportiva e divertente che è stata per lei un’insolita insegnante di matematica, insieme alla voce-guida della preside e all’aiuto del pubblico, faranno finalmente scoprire a Viola che, per capire i numeri e la geometria, è importante giocare a guardare il mondo con occhi diversi: cercare la matematica nella realtà, nelle forme di un campo da calcio come nella spirale di una conchiglia.

LE TEMATICHE PRINCIPALI DELLO SPETTACOLO

Favorire l’apprendimento delle discipline STEM. STEM è l’acronimo di Science, Technology, Engineering e Mathematics. In pratica, le discipline che sembrano rappresentare oggi la porta d’accesso al futuro del lavoro, indispensabili per la formazione e la realizzazione professionale delle prossime generazioni. La loro integrazione con altre discipline e il coinvolgimento attivo degli studenti e delle studentesse attraverso le arti performative possono promuovere la comprensione delle materie STEM e la loro applicazione a problemi autentici. Tra le STEM, la competenza matematica è oggi considerata una tra le più importanti per l’autorealizzazione sociale e personale, e le abilità matematiche sono ritenute una delle priorità della cooperazione educativa in ambito UE (EACEA 2019).

Affrontare la “paura della matematica”. Math Scare Boom affronta con ironia il ruolo che la paura e altre emozioni giocano nell’apprendimento della matematica, esplorando come le emozioni legate alla paura ostacolano il pensiero matematico. Molti studi neuroscientifici, infatti, dimostrano come le emozioni abbiano un ruolo molto importante in ambito scolastico, riflettendosi sulla qualità dell’apprendimento. In sintesi, l’intelligenza e l’apprendimento funzionano al meglio quando si è… felici! L’insegnante ha un compito non facile in questo senso: il suo ruolo deve comprendere una mediazione di benessere nell’insegnamento di cose complesse. Oggi vi è molta attenzione al ruolo delle emozioni in ambito educativo. Il rapporto di studenti e studentesse con la matematica si incrina quando si verificano situazioni che mettono a disagio e portano a non sentirsi capaci, a commettere errori, a non capire o non sapere come muoversi. Per motivare lo studio della matematica è necessario studiare cosa accade quando si affronta un compito di matematica, insegnare a individuare gli errori e ad attuare strategie per evitarli, in modo che non diventino errori passivi – quelli banali che ripetiamo quasi automaticamente, quando siamo sotto stress, come nel caso di una verifica.

Stimolare le bambine ad avere fiducia in sé stesse. Lo sviluppo del sé nei bambini e nelle bambine fino ai 13 anni è importantissimo per costruire le basi del loro diventare adulti. Adulti capaci di affrontare le difficoltà della vita, di applicare strategie alternative per la risoluzione di problemi. Adulti con basi solide per evitare che alla prima battuta d’arresto si scateni in loro un senso di impotenza e frustrazione. E’ importante quindi, per supportare alunni e alunne: sostenere le loro emozioni positive e promuovere la percezione di autoefficacia, ovvero la capacità di sentirsi in grado di far bene; aiutarli a sperimentare il successo, soprattutto nelle prime fasi dell’apprendimento, momento in cui i pensieri sul sé sono in fase di costruzione; offrire dei modelli positivi incoraggiandoli, soprattutto di fronte all’errore.

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