OCA: L’arte che allena il pensiero

Il pensiero critico si allena giocando

durata

90 minuti

destinatari

Un pubblico diversificato per età, background, capitale economico e culturale, con una particolare attenzione verso i gruppi più fragili.

Supervisione artistica e Regia

Alessandra Rossi Ghiglione

Drammaturgia

Alberto Pagliarino

In scena

Alberto Pagliarino, Fabrizio Stasia, Viola Zangirolami

Musica dal vivo

Isacco Basilotta, Maurizio Bertolini, Emanuele Francesconi

Fotografie

Chiara Agostinetto

Una performance interattiva per parlare di contrasto alle disuguaglianze e alle discriminazioni per una cittadinanza attiva. Un grande gioco teatrale dell’oca in cui ogni casella attiva una riflessione interattiva sul mondo attuale, divertendo e stimolando il pensiero critico.

OCA: L’arte che allena il pensiero nasce da un progetto di teatro sociale e di comunità realizzato da SCT Centre | COREP insieme al Polo del ‘900 e Fondazione S-nodi, vincitore del “Bando CivICa” – progetti di Cultura e Innovazione Civica e riconosciuto come best practice nel settore del gaming ed edutainment.

OCA è il risultato di un percorso di 2 anni di studio e ricerca. I contenuti del gioco sono stati progettati in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino – Dipartimenti di Studi Umanistici, Psicologia, Giurisprudenza, CIRSDE – con il coinvolgimento di un comitato esperto e alla sua realizzazione hanno collaborato gruppi e associazioni impegnate in campo civile per un totale di circa 120 abitanti: giovani, adolescenti, donne di diverse culture, figure professioniste del mondo dell’educazione e del sociale, team di ricerca universitario hanno partecipato a un programma di workshop e incontri tra febbraio 2020 e maggio 2021. Gli studenti e le studentesse dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino hanno progettato e realizzato in chiave artistica le caselle che compongono il classico gioco dell’oca e che compone la scenografia della performance.

Si tratta di una performance interattiva, un gioco dell’oca che allena il pensiero critico del pubblico e che lo rende protagonista delle proprie decisioni e dell’andamento dello spettacolo.

Un presentatore, tre interpreti, musica dal vivo del trio jazz Hot Pots, un tecnico, 50 tessere disegnate dagli studenti e dalle studentesse dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Pedine, dadi giganti e tessere disposte intorno al pubblico che, diviso in due squadre, segue lo sviluppo del gioco scoprendo man mano i contenuti delle caselle.

Il pubblico si divertirà ad affrontare quiz, scene interattive, monologhi teatrali, icone di grandi personaggi, domande di educazione civica, storie esemplari e modelli di vita virtuosa. In questo modo assorbirà informazioni a tematica sociale e romperà in modo facile e divertente dinamiche mentali che portano alla formazione stereotipi e bias.

Le caselle diffondono informazioni a tematica sociale, per esempio: che tra un torinese che vive alle Vallette e un altro che vive in collina ci sono quasi 3 anni di speranza di vita di differenza e che nel 2018 l’1% più ricco della popolazione mondiale deteneva metà delle ricchezze globali disponibili sul nostro pianeta. O che Il Kazakistan, per uguaglianza di reddito, è davanti a Italia e Finlandia, che gli Stati Uniti sono ancora il paese più potente del mondo, ma rimangono dietro alla Birmania per eguaglianza di reddito (dati 2015). Spiegheranno anche dinamiche mentali, per esempio perché il nostro cervello preferisca relazionarsi con un suo simile piuttosto che con una persona dai tratti somatici diversi. E proprio perché “imparare richiede tempo”, OCA non premierà la prima squadra a terminare il gioco, ma chi accumulerà più punti esperienza detti “punti sale in zucca”. I giocatori e le giocatrici infatti impareranno che a volte fermarsi a riflettere e arrivare secondi può far vincere la partita del pensiero critico.

La performance utilizza diversi tipi di linguaggi teatrali, ciascuno legato a una diversa tipologia di casella e ciascuno con l’obiettivo di lavorare sul pensiero critico con un diverso approccio.

CASELLE STORIE VERE: Monologo. È una casella costruita a partire da una storia vera, raccolta a partire da un’intervista con un testimone. Ha l’obiettivo di facilitare l’immedesimazione emotiva di chi ascolta, “mettersi nei panni degli altri”.

CASELLE QUIZ E LO SAPEVATE CHE: interattiva a risposte o scena teatrale. Danno informazioni specifiche spiegate in modo semplice e accessibile. Forniscono dati reali, ma spiazzanti. Sono scritte a partire dal metodo del fact checking di area giornalistica.  Hanno l’obiettivo di farci vedere la realtà da un altro punto di vista e in maniera il più possibile obiettiva e documentata.

CASELLE VITA QUOTIDIANA: Gaming interattivo. Presentano una situazione quotidiana, all’interno della quale le giocatrici e i giocatori sperimentano diverse scelte. Allena i comportamenti e le reazioni.

CASELLE ICONA: Narrazione teatrale. Racconto di storie di persone che hanno fatto la storia dei diritti civili. Hanno l’obiettivo di dare delle visioni di mondo virtuose e di essere di ispirazione.

CASELLE OCA: Sono caselle fortunate a sorpresa, facili e divertenti. Hanno l’obiettivo di rilassare chi ascolta e creare un momento di riposo mentale.

altre produzioni